domenica 28 aprile 2013


Linguine alla salsa d’aglio cotto e prezzemolo, con vongole veraci

Per preparare la pasta con le vongole, i frutti di mare sono tradizionalmente messi ad aprire in un soffritto di aglio, olio e prezzemolo, oppure uniti al soffritto quando sono già aperti. Il soffritto è una tecnica base della cucina occidentale, e si impiega per intensificare i sapori e con essi gli aromi. Volendo però riprodurre i sapori originari degli ingredienti, pur utilizzando gli stessi della ricetta tradizionale, ho utilizzato altre tecniche culinarie. Pertanto olio, prezzemolo e aglio (che ho bollito) li ho coniugati in altro modo, solo mescolandoli in modo da formare una salsa. Le vongole, una volta aperte in tegame le ho aggiunte alla pasta con il proprio guscio per evitare la manipolazione che implica la sgusciatura; la preparazione è stata poi condita con la salsa. La tecniche di cottura adottate sono la bollitura per l’aglio e la pasta, mentre le vongole sono state raccolte in un tegame e aperte per effetto del calore.
 

per 4
280 g linguine
2 spicchi d’aglio
1 mazzetto di prezzemolo
1 retina di vongole nere o
 veraci
olio extra vergine d’oliva
sale

Ho lasciato depurare le vongole in acqua fredda salata per 3-4 ore.
Ho portato in ebollizione una piccola casseruola d’acqua, ho salato leggermente, unito gli spicchi d’aglio non sbucciati e li ho lasciati cuocere per circa 10-15 minuti.
Ho pulito il prezzemolo lavandolo ed eliminando i gambi e l’ho tritato molto finemente con un coltello da cucina.
Ho raccolto le vongole in un tegame, le ho coperchiate, e le ho fatte aprire a fiamma viva per 4-5 minuti, mescolandole di tanto in tanto.
Ho cotto le linguine in acqua bollente salata.
Ho sgocciolato l’aglio ormai tenero, l’ho sbucciato, raccolto in una ciotola e lavorato a pomata con una forchetta unendovi qualche cucchiaio del liquido delle vongole filtrato.
Ho aggiunto all’aglio il prezzemolo, quindi ho versato a filo l’olio battendo con una piccola frusta o una forchetta, in modo da incorporarlo agli altri ingredienti.
Ho scolato la pasta, l’ho condita con la salsa e l’ho completata con le vongole.

La foto che vedete è di Riccardo Marcialis; per una rivista mi ero divertito a disporre gli spaghetti, ottenuti con questa ricetta, in modo da ricordare i righi musicali con le vongole e la salsa disposte a mo’ di note musicali, ed è questa la disposizione fotografata da Marcialis. Ma, ripeto, si tratta di un gioco. Servite porzioni più abbondanti ai vostri commensali… come da ricetta.

sabato 27 aprile 2013

Mizu


A Milano chi ama la cucina giapponese deve sicuramente provare i piatti del ristorante Mizu, in Corso Sempione 10. L'ambiente è molto confortevole, il servizio gentile e professionale, i piatti armonici e di grande piacevolezza.

Tra questi il black cod mizu style, ossia il baccalà nero dell'Alaska che per sapore, consistenza, gradevolezza  merita di essere assaggiato.




Gli amanti del sashimi lo possono  ordinare a singoli pezzi così da comporre il proprio piatto e soddisfare pienamente i propri gusti. Quello qui fotografato, per esempio è di sole cappesante e calamari, ovviamente crudi. Da notare l'eleganza della preparazione.





Carta dei vini più articolata rispetto agli altri ristoranti giapponesi, che comprende anche Champagne.

giovedì 25 aprile 2013

Ho trascurato questo blog anche perché mi sono dedicato alla mia pagina

https://www.facebook.com/cucinagioiosa?ref=hl

ma adesso vedo di rimediare e recuperare tempo. Poi ho qualche novità che vi dirò prossimamente.


Tabulè di quinoa

E’ un piatto gradevole, ottimo  nei mesi caldi, buono in ogni stagione. Differisce dal tabulè con il bulgur o il cus cus, in  quanto utilizzo la quinoa, che non è un cereale,  è priva di glutine, ha un indice glicemico basso ed è una fonte alimentare preziosa. Inoltre impiego la feta come per l’insalata greca e ho completato il piatto con sesamo nero ed erba cipollina, una vera preparazione fusion se consideriamo che la quinoa è prodotta nell’America del Sud.
 



per 4
1 bicchiere di quinoa
8 pomodorini
2 cipollotti rossi
120 g di feta
qualche oliva nera
fili d’erba cipollina
2 cucchiaini di sesamo nero
olio evo
sale








Faccio cuocere la quinoa con 2 bicchieri d’acqua salando leggermente. Dopo circa 15 minuti di cottura, ossia quando la quinoa avrà assorbito tutta l’acqua, la verso in un colino e la sciacquo velocemente. La sgocciolo, la metto in una insalatiera.

Mentre cuoce lavo e taglio i pomodorini a spicchi, affetto la cipolla, sciacquo la feta e la taglio a pezzetti, snocciolo le olive e le taglio a metà nel senso della lunghezza. Taglio l’erba cipollina  a lunghi segmenti. Unisco  gli ingredienti alla quinoa, salo leggermente, aggiungo l’olio, mescolo , cospargo il sesamo e servo.

Se preferite servirla in bicchierini o tazze individuali, come da foto,   condite la quinoa con metà olio e distribuitela nei recipienti; condite l’insalata con sale e il rimanente olio e disponetela sopra la quinoa.

Cospargetevi sopra il sesamo, completate con l’erba cipollina e servite.


 Ringrazio Arabella per la foto che ha scattato a questo mio piatto che pubblico. 

domenica 7 aprile 2013

Ricevo da Emanuele Bonati e pubblico volentieri.
Per informazioni e iscrizioni:
foodwriting@foodthings.com
www.foodwriting.it