Amaretti morbidi ai noccioli di albicocca
Anche al momento di fare
la spesa, che potrebbe essere un’attività rilassante, pensando per esempio alla
cenetta che prepareremo di lì a poco, non dobbiamo assolutamente abbassare la
guardia.
Al di là delle pubblicità spesso ingannevoli, l’acquisto di una
semplice confezione di biscotti richiede molta attenzione. Per esempio i
biscotti Pensieri di Romagna, come riportato sulla confezione, dovrebbero
essere “Amaretti morbidi alla mandorla”.
Che idea ci facciamo del prodotto? Che
contiene mandorle in modo significativo. Che cosa sia una mandorla, non ci sono
dubbi, il frutto del mandorlo. Almeno così sembrerebbe. Ma non si smette mai di
imparare.
Dalla lista degli ingredienti risulta, invece, che la presenza delle
mandorle è solo dell’1 %. Ma allora di che mandorle si tratta? Ecco la risposta:
il 35 % del prodotto è costituito da “mandorle di albicocca” quello che noi generalmente
chiamiamo noccioli. Ma l’azienda non dichiara i suoi biscotti “Amaretti morbidi
ai noccioli di albicocca” se ne guarda bene.
Da un lato può farlo legalmente,
dall’altro, ma chi va a leggere le etichette, gli italiani?
di Fabiano Guatteri
Salvo inutili
contestazioni la notizia è riportata da Altroconsumo Ottobre 2013.
foto da: http://labelleauberge.blogspot.it/2012/12/torta-al-cioccolato-e-amaretti.html
accidenti! Fabiano ci turlupinano in continuazione! Faccio la spesa con mio marito e lui inforca gli occhiali e si legge tutte le etichette. A parte gli ingredienti non dichiarati si è accorto che marche famose i cui prodotti generalmente hanno un prezzo sufficientemente alto, in realtà confezionano lo stesso prodotto utilizzando la marca del supermercato che viene venduta a prezzo molto più basso. Un esempio su tutto: un vasetto di capperi marca famosa costa ben 4 euro, un altro vasetto stesso peso marca supermercato costa solo 1,09 euro. Il produttore? la marca famosa dei 4 euro. un abbraccio
RispondiEliminaHai ragione Marina, ci turlupinano in continuazione... e nessuno ci tutela
EliminaConcordo con te...nessuno legge le etichette. ..e se tutti sapessero leggerle credo che la maggioranza dei prodotti al s.mercato resterebbero invenduti. .evviva i post come questo! ! Buona domenica! Elisa
RispondiEliminaGrazie per l'apprezzamento Elisa. Visto che lo stato non ci tutela, impariamo a leggere le etichette. Tra l'altro i noccioli di albicocca contengono l'amigdalina, che è una sostanza tossica (come mi hanno scritto su Facebook).
EliminaIo leggo le etichette e lo dobbiamo fare tutti. Almeno così sappiamo quello che mettiamo in tavola.
RispondiEliminaGiusto Any. Invitiamo tutti coloro che ci stanno vicini a fare altrettanto.
EliminaCavoli Fabiano! E chi la sapeva questa cosa? Gli amaretti fatti con i noccioli di albicocca proprio non si possono sentire!! Eppure hai ragione, gli italiani non leggono le etichette, anzi dovrei farlo più spesso io per prima...Hai proprio ragione a dire...Inganni legalizzati!!!!
RispondiEliminaSì, non saprei come definirli, forse più che inganni... truffe.
Eliminapoveri noi produttori di mandorle! Sapete qual'è il colmo? che se lo fai notare all'azienda ti dirà pure che ti fa del bene,visto che dicono che il nocciolo di albicocca è un potente antitumorale,bene gli risponderei,ma scrivilo! Le aziende produttrici di dolciumi utilizzano il nocciolo di albicocca perchè rispetto al a quello di mandorle costa molto meno,ed è legale,ma vi siete mai chiesti quante ore di lavoro ci vogliono per raccogliere un quintale di mandorle? Molte e ve lo dice una che di mandorle se ne intende....
RispondiEliminaBasterebbe dichiararlo, come suggerisci anche tu...
Eliminainsomma,mai abbassare la guardia quando si va a fare la spesa...è per questo che io ci metto ore a farla con tutto quello che devo leggermi....!!! grazie Fabiano
RispondiEliminaBrava Tonia, e dobbiamo dire anche ai nostri amici di fare altrettanto
Elimina