lunedì 17 maggio 2010
Si fa presto a dire “passato” (di verdura)
Si fa presto a dire “passato” (di verdura), storcendo magari il naso, come se si trattasse di una preparazione necessariamente ancillare. E sicuramente è tale se nato da minestroni spazzafrigorifero, preparati senza tante pretese. È che un “passato” deve fondarsi su un equilibrio di sapori, e non sulla casualità. Per esempi la nota vivace del porro e quella quasi piccante della melanzana vanno attutite dal sapore diluente della patata, quella amarognola erbacea del carciofo si può bilanciare, in base alla stagione, con la dolcezza della mela, della zucca o della carota, cui si possono unire altri ingredienti non solo per completare il gusto, ma per introdurre altre consistenze come la melanzana e il carciofo trifolati separatamente, cui si uniscono la croccantezza del bacon saltato in padella, la fragile durezza degli anacardi, e le note sapide, distribuite qua e là, delle uova di salmone. La “panna” è vegetale.
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Ciao Fabiano, sono proprio d'accordo con te, spesso nelle ricette apparentemente più semplici ed usuali per qualsiasi cucina casalinga si nasconde invece la vera arte del saper abbinare sapori, consistenze e note olfattive in quell'incantevole equilibrio che è il buon cibo... Un passato "diverso" anche per me quello che proponi, molto appetitoso. Un carissimo saluto. Deborah
RispondiEliminaNoi partiamo dal presupposto che il minestrone, le zuppe, le vellutate, il passato di verdura ci piacciono moltissimo, a questi piatti ci piace associare il nome di confort-food, perchè sono piatti che coccolano, se poi li si arricchisce o meglio li si impreziosisce come hai fatto tu, allora il discorso cambia nettamente perchè il passato diventa non solo rassicurante, ma anche intrigante. Melanzane, carciofi, uova di salmone e anacardi tra gli ingredienti....un bel girotondo armonico di sapori. Grazie anche per quel suggerimento che abbiamo colto, carciofi e mela è un abbinamento che già ci piace molto!
RispondiEliminaUn baciotto e buona settimana
Sabrina&Luca
Deborah, Sabrina&Luca, sono convinto che anche dall'ingrediente più semplice possa nascere un buon piatto. Ovviamente è molto facile riuscirci se si utilizzano aragoste e altre prelibatezze, ma nobilitare un piatto povero è un'altra cosa.
RispondiEliminaAltro che passato, questo è uno stupefacente connubio di sapori!!!!!
RispondiEliminaComplimenti!
Ciao a presto.
Credo ci siano due livelli di passato (e cucina in cenere), il passato fatto in velocità, quello che ci aiuta a risolvere una cena alla buona e quello dove ogni singolo pezzo si combina come in un puzle. Il primo credo sia il passato che ci concediamo più o meno tutti, il secondo è il piatto da gourmand, e forse solo la sensibilità di grandi chef può relizzarlo nel pieno della sua espressione.
RispondiEliminaNoi, persone normali, possiamo tendere ad affinare la nostra arte, ma non è impresa facile.
Baci Alessandra
innanzi tutto grazie per la tua visita che ricambio con piacere e con curiosità. passato equivale anche a ricreare sapori, profumi e sensazioni che parlano di noi ( la zuppa della nonna, il passato della zia,ecc...)bilanciando e armonizzando con sapiente alchimia gli ingredienti. che sia un minestrone spazzafrigo o una ricerca di prelibatezze ad hoc , è sempre una sorpresa deliziosa per il palato quando il piatto è preparato con passione! a presto
RispondiEliminaCarissimo Fabiano GRAZIE!!! per esserti unito al nostro micro-esercito per la Rivoluzione gentile, il Loving Army di noi microrganismi anti malattia mentale e sociale.
RispondiEliminaIl tuo blog è BELLISSIMO, l'unico rammarico di noi microbi col cuore tenero è che non sia ancora PIU'... vegetariano!
ma aspettiamo fiduciosi.
Un abbraccio, ciao!
siamo un po' preoccupati.. dove (cavolo) sono le tue ricette? hai aperto un altro blog dietro l'angolo senza lasciare il cartello?
RispondiEliminayour blog is fantascic : ) great !
RispondiEliminaif, you want follow me :*
che onore averti tra i miei sostenitori, grazie!!! Il tuo libro l'arte del menu l'ho trovato molto interessante. aspetto le tue ricette per il 2011. ciaoooo
RispondiEliminaBellissima presentazione di un piatto che a volte viene davvero un po' "trascurato" o considerato come piatto del riciclo....invece bisogna rendere onore e valorizzarlo....bravissimo!
RispondiEliminaGrazie Artù
EliminaIl passato di verdura trovo che sia un piatto quasi da "punizione", almeno sentendo le persone che conosco che storcono il naso ogni volta che ne parlano, mentre penso sia un piatto di grande nobiltà e di equilibrio fra i vari nutrienti.
RispondiEliminaBuona domenica :)
Sì Daniela, c'è passato e passato. Spesso è punitivo, ma può essere una prelibatezza
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