La Doc Trasimeno
Si è svolto il 27 e il 28 ottobre a Passignano sul Trasimeno
e altri comuni lungo la Strada del Vino Colli del Trasimeno un percorso sensoriale che ha avuto
come momento di maggiore espressività una Tavola Rotonda su evoluzione e prospettive della Doc Trasimeno, cui è seguita una
degustazione alla cieca.
Al Banco di Assaggio con Michela Di Carlo, giornalista del Gambero Rosso
Il tavolo dei relatori della Tavola Rotonda
La Doc Trasimeno riunisce prevalentemente piccoli
produttori che impiegano vitigni
soprattutto alloctoni anche se alcuni di questi sono presenti da fine
Ottocento, come il gamay che nulla ha da dividere con l’omonimo
francese, ma che piuttosto corrisponde al grenache, il vitigno che in Sardegna
dà vita al Cannonau. Nella Tavola Rotonda è emerso il bisogno di maggior
identificazione con un vino-vitigno (che potrebbe proprio nascere dal gamay) di
questa doc poco conosciuta, ma con molti vini ben fatti, immediati, talvolta ingenui, ma sempre
puliti.
Rimanendodo nel tema
enologico va ricordato il Museo
del Vetro di Piegaro dove, tra reperti e opere d’arte , è esposta la bottiglia
qui fotografata opera di Ezio Procacci dal titolo La vigna in bottiglia. Si
tratta di vetrofusione, rame, sughero e vino.