martedì 28 gennaio 2025

Grignano: i Chianti Rufina Riserva e altri calici


Abbiamo incontrato Tommaso Inghirami, dell’azienda toscana Grignano, in un press lunch organizzato a Milano.L’incontro mi ha permesso di degustare alcuni vini tra i quali cinque annate di Chianti Rufina Riserva Poggio Gualtieri.

C’è molta attenzione alla longevità dei propri vini e tra le etichette più longeve va sicuramente annoverato il Vin Santo.

Per questo motivo la degustazione inizia con un Vin Santo, proprio perché incarna le potenzialità e le capacità del territorio di resistere al tempo. La degustazione si articola poi con una verticale di Chianti Rufina Riserva Poggio Gualtieri, un vino nato da una vigna unicamente di sangiovese di circa 6 ettari, prodotto per la prima volta nel 1997 dal padre di Tommaso Inghirami con l’enologo Franco Bernabei.


Pertanto in degustazione Vin Santo 1980, quindi Chianti Rufina Riserva Poggio Gualtieri 2000, 2001, 2012, 2013, 2015, 2019 e Fedra 2019. “Queste espressioni del Sangiovese” spiega Inghirami riferendosi a Poggio Gualtieri “provengono dalla vigna che consideriamo il cuore della nostra produzione, grazie alle sue caratteristiche uniche di esposizione e suolo. La tenuta di Grignano oggi si estende su 600 ettari, di cui 50 a vigneto, con circa 40 ettari dedicati al sangiovese. Qui lavoriamo per valorizzare i vitigni tradizionali della Toscana, come sangiovese, canaiolo e colorino, senza rinunciare a innovazione e ricerca.” Conclude la degustazione Fedra 2019, prodotto con uve di due vigne della Rufina, una di cabernet e una di merlot, piantate alla fine degli anni novanta da Bernabei.

La descrizione dei vini cliccando qui

 

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